Il candidato socialista che fa tremare New York
Zohran Mamdani sembra la Nemesi di Trump. E' giovane, socialista, immigrato dall'Africa, con genitori indiani, cittadino americano da solo 7 anni, promette tutto gratis. Alcuni ci cascano ancora.
Buongiorno amici, oggi a New York ci siamo ritrovati con un candidato sindaco, Zohran Mamdani, che si definisce apertamente socialista, scuola Bernie Sanders e Alexandra Ocasio Cortez, il cui profilo potrebbe essere paragonato a quello di un novello Obama in salsa newyorkese, non per il pensiero, perché Zohran è più estremista, ma per le modalità di elezione. È partito dal basso, quasi da zero, ed è stato trascinato in trionfo da un movimento dal basso, capitanato soprattutto da giovani laureati idealisti, dal movimento ProPal, dai sindacati più radicali, dai lavoratori delle cooperative e da quella fetta di New York che si sente da tempo esclusa dal sogno americano.
La sua vittoria alle primarie è uno schiaffo all’establishment democratico newyorkese, un campanello d’allarme per i moderati e un segnale chiarissimo: la città è pronta a svoltare a sinistra, forse a sinistra-sinistra. Zohran Mamdani non ha vinto grazie ai grandi finanziatori, né grazie ai media mainstream. Ha vinto porta a porta, post dopo post, TikTok dopo TikTok, parlando direttamente agli elettori con un linguaggio semplice, diretto, e spesso provocatorio. Ha chiesto trasporti gratuiti, affitti congelati, asili nido pubblici, supermercati comunali, e un salario minimo di 30 dollari l’ora.
Non è un politico tradizionale: è un attivista, un organizzatore di comunità, uno che parla di “lotta di classe” senza paura, e che chiama i miliardari “oligarchi da combattere”.
Tra i suoi grandi sostenitori c’è stata anche la modella Emily Ratajkowski, che ha pubblicato un video su Instagram indossando una maglietta “Hot Girls for Zohran”, invitando i giovani a votare per lui anche il giorno delle primarie. Iniziamo.