La Borsa crolla. Pazienza
Trump è convinto che gli Stati Uniti si siano impoveriti! Non è vero. L'economia americana è diventata il doppio rispetto a quella Europea, eppure un problema vero c'è.
Oggi sono andato a dare un’occhiata ai dati del mio piano pensionistico, che è legato alla Borsa. Uso l’app Wealthfront per investire ogni settimana una certa somma nei mercati finanziari, con l’obiettivo di far crescere il capitale nel lungo periodo e allo stesso tempo massimizzare le deduzioni fiscali.
Ogni tanto controllo l’andamento, ma senza dare troppo peso alle oscillazioni quotidiane, perché l’obiettivo è arrivare a cifre importanti tra vent’anni, quando vorrò andare in pensione.
Eppure, vi assicuro che fa un certo effetto vedere i propri soldi "crollare" quando crolla la Borsa.
Considerando che negli Stati Uniti praticamente tutti investono in Borsa — chi tramite i fondi pensione, chi attraverso piani di accumulo automatici come il mio — è facile capire quanto ogni crisi dei mercati venga percepita come qualcosa di personale.
In questo contesto, si avverte un certo risentimento che serpeggia nell’aria nei confronti di Donald Trump. Aveva promesso di moltiplicare i pani e i pesci, ma oggi appare in difficoltà nel mantenere la barra dritta sull’Economia.
Trump ha paragonato l’economia americana a un malato: secondo lui, i dazi e le tensioni commerciali sono una medicina amara ma necessaria per riportare gli Stati Uniti all’età dell’oro. Purtroppo non è vero, e hanno cercato di spiegarglielo tutti che sbaglia. A volte il protezionismo mi sembra una follia se considere che il mercato globale ha dato agli Stati Uniti moltissimo, in termine di penetrazione delle sue aziende e del suo way of Life.
Secondo la visione di Trump, l’America si sarebbe impoverita a partire dagli anni ’90, perdendo benessere a favore di altri Paesi, soprattutto Cina ed Europa.
C’è solo un piccolo problema: non è vero. Analizziamo.